Chi ci segue ci ha spesso sentito parlare di MaaS (Mobility as a Service).
Prima di spiegare cosa è facciamo un passo indietro.
Oggi il concetto di mobilità tradizionale prevede che l’utente finale al momento del bisogno ricerchi su N piattaforme il trasporto più idoneo per compiere un viaggio da un punto A ad un punto B facendosi carico del calcolo dei tempi di spostamento e della ricerca di modalità di trasporto più idonea.
Facciamo un esempio.
Per andare da Cortina a Venezia quale è il viaggio migliore?
Posso andare in autobus ma il servizio viene offerto da 4 società di autobus differenti (ATVO, Cortina Express, FLiXBUS e Freccia Link) e dovrò quindi consultare 4 siti differenti procedendo poi all’acquisto di uno dei 4.
Oppure posso andare in autobus + treno e dovrò quindi consultare il sito della compagnia di autobus (Dolomiti Bus) e il sito della compagnia ferroviaria (Trenitalia) procedendo poi all’acquisto di 2 titoli di viaggio effettuando 2 transazioni di pagamento.
Pensate invece se potessi andare su un unico sito e interrogarlo sulla migliore soluzione di viaggio da Cortina a Venezia e acquistare un unico titolo di viaggio in un unica transazione valido per più società di trasporto e tipologie di trasporto.
E poi pensate se essendo più dettagliati nella richiesta mi dicesse anche come raggiungere l’autostazione di Cortina rispetto alla mia abitazione con il trasporto pubblico comunale e una volta arrivata a Venezia mi dicesse come raggiungere il mio hotel rispetto alla stazione con un servizio di car sharing con le coincidenza orarie già calcolate e con un unico titolo di viaggio acquistato con un unica transazione.
Abbiamo reso l’idea?
Ecco questa è MaaS.
Nel MaaS una piattaforma digitale assume il ruolo di one-stop-shop nei confronti di tutti i bisogni di mobilità di un utente prevedendo l’integrazione di diversi servizi di trasporto erogati da diverse società in un unico provider.
Ed ecco che al centro della mobilità non c’è più il mezzo di trasporto ma l’utente finale con i suoi bisogni da soddisfare.
Il modello di mobilità a cui eravamo abituati è destinato ad evolversi.
Esistono già numerose piattaforme progettate nell’ottica di MaaS basti pensare a Urbi, Omnio ecc.. ma al momento non sono ancora in grado di offrire una copertura su tutto il territorio nazionale e di tutti gli attori della mobilità.
In Filandia l’immissione sul mercato di una piattaforma di MaaS che facilitasse la fruizione dei servizi da parte dell’utenza ha innalzato la percentuale di utilizzo del mezzo pubblico a discapito di quello privato dal 48% al 74%.
In Italia il concetto di Maas si sta sviluppando anche grazie al progetto Mobility as a Service For Italy lanciato dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (https://innovazione.gov.it/notizie/articoli/mobility-as-a-service-for-italy-la-mobilita-urbana-va-in-digitale/).