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Il piano spostamenti casa – lavoro.

Doverosa introduzione sulle novità introdotte dal Decreto interministeriale 16.9.2022, con cui sono state parzialmente modificate alcune disposizioni del precedente decreto 12.05.21 in materia di mobility management.

1. In caso di società infragruppo ubicate nella stessa unità locale, la soglia dei 100 dipendenti che rende obbligatoria la redazione del piano spostamenti casa lavoro, è calcolata sommando i dipendenti delle diverse società del raggruppamento;
2. Il mobility manager d’area può essere individuato non più solo tra il personale in forza nel comune competente ma anche tra aziende partecipate o agenzie della mobilità;
3. I mobility manager delle amministrazioni pubbliche possono ricevere il rimborso delle spese sostenute per lo svolgimento dell’attività purché documentate ed approvate.

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Il piano spostamenti casa – lavoro è un documento introdotto per la prima volta in Italia dall’art. 3 comma 1 del Decreto Interministeriale del 27.03.1998 così detto Decreto Ronchi.

Il piano spostamenti casa – lavoro è un documento finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato nell’ambito per l’appunto dello spostamento casa – lavoro e individua le misure utili seconde degli assi di riferimento a orientare gli spostamenti del personale dipendente di un impresa o di un ente pubblico verso forme di mobilità sostenibile.

Il piano spostamenti casa – lavoro definisce altresì i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste valutando i vantaggi sia per i dipendenti, sia per l’impresa o l’ente pubblico, nonché per la collettività.

In data 03.08.2021 come previsto dal Decreto attuativo del 12.05.2021 3 vengono pubblicate le linee guida per la redazione del piano spostamenti casa – lavoro.

Le linee guida definiscono la struttura del piano spostamenti casa – lavoro ed in particolare:

• parte informativa e di analisi costituita dell’analisi delle condizioni strutturali aziendali e dell’offerta di trasporto e dall’analisi degli spostamenti casa – lavoro;
• parte progettuale costituita dalla progettazione delle misure con gli assi di riferimento, dai benefici conseguibili per i dipendenti, per l’azienda e per la collettività;
• adozione del piano spostamenti casa – lavoro;
• comunicazione del piano spostamenti casa – lavoro ai dipendenti;
• monitoraggio del piano spostamenti casa – lavoro.

Il piano spostamenti casa – lavoro è un documento utile per i dipendenti dell’impresa o dell’ente pubblico che lo ha realizzato ma anche per tutti gli stackholder esterni che si interfacciano con l’azienda e che vi accedono con frequenza.

Da non sottovalutare poi l’importanza del piano spostamenti casa – lavoro a supporto di un eventuale bilancio di sostenibilità o di una certificazioni ISO.

Parte informativa e di analisi.

Analisi delle condizioni strutturali aziendali.

Tra le condizioni interne troviamo:
– localizzazione
– personale dipendente
– orario di lavoro
– risorse per la gestione della mobilità dei dipendenti – servizi di trasporto per i dipendenti
– iIncentivi / buoni mobilità per i dipendenti
– aree di sosta e servizi riservati ai dipendenti
– strumenti di comunicazione aziendale

Tra le condizioni esterne troviamo:
– offerta di trasporto nei pressi della sede aziendale – strumenti di comunicazione aziendale

A supporto di tale analisi le linee guida prevedono l’allegato2.

Analisi degli spostamenti casa – lavoro.

In questa fase è necessario analizzare attraverso un questionario somministrato a ciascun dipendente le seguenti informazioni:
– anagrafica
– attività lavorativa
– mezzi di trasporto e abbonamenti ai servizi di trasporto nelle disponibilità del dipendente
– spostamenti casa-lavoro
– propensione al cambiamento

A supporto di tale analisi le linee guida prevedono l’allegato 3.

Parte progettuale.

Progettazione delle misure con gli assi di riferimento.

In questa fase è necessario, incrociando i dati ottenuti dalla fase informativa e di analisi, definire le misure che possono essere adottate. Le linee guida identificano 5 assi prioritari.

Benefici conseguibili per i dipendenti, per l’azienda e per la collettività.

In questa fase è necessario individuare i benefici conseguibili grazie alle misure adottate da tutti gli stackholder coinvolti.

Adozione del piano spostamenti casa – lavoro.

Il piano spostamenti casa – lavoro deve essere adottato entro i 31 dicembre di ogni anno con apposito atto secondo le disposizioni proprie di ciascuna impresa o ente pubblico.

Entro 15 giorni dall’adozione il piano spostamenti casa – lavoro deve essere trasmesso al Mobility Manager d’area territorialmente competente per una valutazione complessiva anche al fine di formulare proposte di finanziamento in relazione alla fonti disponibili.

Comunicazione del piano spostamenti casa-lavoro ai dipendenti.

Una volta adottato il piano spostamenti casa – lavoro è importante che lo stesso venga portato a conoscenza dei dipendenti anche al fine del coinvolgimento degli stessi.

È importante in questa fase comunicare in modo tempestivo i risultati ottenuti al fine di aumentare la consapevolezza nelle scelte dei dipendenti.

Monitoraggio del piano spostamenti casa – lavoro.

Il piano spostamenti casa – lavoro è oggetto di costante monitoraggio da parte del mobility manager aziendale in relazione all’efficacia delle misure implementate, anche al fine di individuare eventuali impedimenti e criticità che ne ostacolino o rendano difficile l’attuazione, nonché di proporre soluzioni di tempestiva risoluzione.

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