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Il Covid19: guida autonoma

Il Covid19: guida autonoma

Il percorso verso la guida autonoma è identificabile in 6 livelli identificati dalla SAE (Society of Automotive Engineers) e diventati standard di livello internazionale.


Livello 0: no automation.

Il conducente non riceve nessuna assistenza tecnologica e controlla completamente il veicoli.

Livello 1: driver assistance. 

Assistenza a sterzo, accelerazione e decelerazione, senza prendere il pieno controllo.

Livello 2: partial automation 

Livello 1 + centraggio della corsia, controllo di crociera adattivo.

Livello 3: conditional automation

Livello 1 + livello 2 ma il conducente deve essere pronto a riprendere il controllo del veicolo quando il veicolo lo richiede.

Livello 4: high automation

Completa autonomia del veicolo anche se il conducente non è in grado di riprendere il controllo quando il veicolo lo richiede. Non può guidare in qualsiasi condizione atmosferica.

Livello 5: full automation

Livello 5 + guida in qualsiasi condizione atmosferica. La presenza del volante è opzionale.


In commercio esistono già alcuni modelli di veicoli con i livelli di automatizzazione sopra indicati: Tesla Autopilot, Nissan ProPilot, Honda Sensing Elite ecc..

La diffusione e sopratutto l’utilizzo di un numero sempre maggiore di veicoli a guida autonoma è subordinato all’infrastruttura circostante.

Pensiamo alla Smart Road e alla segnaletica stradale che dovranno essere in grado di comunicare con i veicoli in circolazione.

Anche le città dovranno essere ridisegnate con aree di sosta, di ricarica e di manutenzione.

Si stima che l’introduzione delle guida autonoma porterà enormi benefici sia in termini di costi (-46,5% del costo km) che di impatto ambientale (-80% di emissioni).

Non per ultimo il miglioramento delle condizioni di sicurezza che oggi causano 1,35 milioni di morti all’anno.