Skip to main content

Chi è il Mobility Manager?

La figura del mobility manager nasce nel 1998 quando a seguito degli impegni presi nel 1997 con la ratifica del Protocollo di Kyoto l’Italia tramite il Ministero dell’ambiente, il Ministero dei lavori pubblici, il Ministero della sanità ed il Ministero dei trasporti e della navigazione emana il Decreto Interministeriale del 27.03.1998 così detto Decreto Ronchi.

Il Decreto, avente titolo “mobilità sostenibile nelle aree urbane” si prefigge di migliorare la qualità dell’aria nei Comuni ad alto rischio di inquinamento atmosferico attraverso la mobilità sostenibile.

Il Decreto dispone l’obbligo dell’individuazione del Mobility Manager aziendale, della redazione del piano spostamenti casa-lavoro e dell’istituzione all’interno dell’ufficio comunale che si occupa di traffico, di una struttura di supporto ai vari mobility manager aziendali.

Si passa poi al 2020 con il Decreto del Ministero dell’ambiente che istituisce sulla scia de Decreto Ronchi il mobility manager d’area.

Trascorrono altri 15 anni e nel 2015 la Legge 221 istituisce la figura del mobility manager scolastico.

Ma arriviamo ai giorni nostri quando nel 2020 viene emanato il Decreto Legge n.34 del 19.05.2020 cosi detto Decreto Rilancio che segna una vera e propria svolta per il mobility management in Italia.

Il Decreto avente titolo “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché alle politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” si prefigge di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto pubblico individuale. 

Il Decreto Legge n. 34 del 19.05.2020 viene successivamente integrato dal Decreto attuativo del 12.05.2021  alla firma del Ministero della transizione ecologica e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile.

Il Decreto avente titolo “Modalità’ attuative delle disposizioni relative alla figura del mobility manager” si prefigge di ridurre l’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare privato nelle aree urbane e metropolitane, promuovendo la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone che consentano la riduzione dell’uso del veicolo privato individuale a motore negli spostamenti sistematici casa – lavoro e favoriscano il decongestionamento del traffico veicolare.

Poco dopo il Ministero pubblica le linee guida per la redazione del piano spostamenti casa-lavoro.

Le città del futuro saranno sempre più smart e si concentreranno sulla qualità di vita dei loro abitanti.

In questo contesto si parlerà sempre di più di mobilità autonoma e connessa, di nuove infrastrutture urbane e di digitalizzazione.

Nell’ambito della mobilità sarà importante definire gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente delle imprese verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato.

Il Mobility Manager avrà un ruolo chiave nello sviluppo di tutto ciò.

Se vuoi rimanere sempre aggiornato seguici:

? sul nostro podcast

? sul nostro blog

? scarica gli ebook

Ascolta ora l’episodio